Arriva dal Sud America, con una storia lunga e affascinante, questo classico dei cocktail che dal Perù dei primi del Novecento, ha raggiunto anche le nostre liste cocktail come variante del Whisky Sour. Si tratta di una variante a base di Pisco, ovvero un distillato di vino locale peruviano, che rappresenta uno degli ingredienti fondamentali del Pisco Sour cocktail. La leggenda lo vuole nato a Lima nel 1916, dalle creatività del barman Victor Morris che dallo Utah decise di aprire nella capitale peruviana il Morrison Bar.
Il Pisco venne selezionato come perno intorno a cui ruotare il cocktail, con sciroppo di zucchero e succo di limone, albume d’uovo fresco: un cocktail spumoso in cui il distillato di vino a base di uve moscate si armonizza con i gusti di uovo e limone, per un sapore deciso anche se equilibrato.
La preparazione del Pisco Sour
Non è così semplice creare questo cocktail, e qualunque bartender abbia seguito un corso barman a Milano sa che è necessario creare, come per tutti i drink spumosi, una schiuma di albume d’uovo soffice e morbida. Dopo un secolo, il Pisco Sour è ufficialmente il cocktail nazionale del Perù, la cui ricetta nel tempo si è arricchita con alcune gocce di Angostura bitter, e qualche spolverata di cannella. Per realizzare un Pisco Souar è necessario mettere tutti gli ingredienti nello shaker, riempito preventivamente di ghiaccio e agitare in modo deciso. Il cocktail va poi filtrato e messo in una coppa da cocktail, secondo gli esperti meglio una flûte. Solo a questo punto si aggiunge qualche goccia di Angostura sulla spuma, e l’eventuale spolverata di cannella.
Un’acquavite squisita, il Pisco
Proviene dalla distillazione del mosto di vino bianco e rosato, che sia un vino derivante uve moscate e altre percentuali minori di uve differenti. Il Pisco è da tempo tutelato con due denominazioni di origine DO, peruviana e cilena, che ne sanciscono l’unicità, anche rispetto ai tanti Brandy in circolazione. Il distillato viene invecchiato in legno nella versione cilena e nei vasi di terracotta in quella peruviana, ottenendo un’acquavite con gradazione alcolica anche oltre il 40%. Il Pisco cileno si differenzia da quello del Perù per le fasi di distillazione e invecchiamento, che lo rendono sia Pisco Puro ottenuto da uve non aromatiche, sia Pisco Aromatico, derivato dall’uva aromatica.
In Perù è diffuso anche il Pisco Acholado, ottenuto dalla miscela di uve aromatiche e non, oppure il Pisco Mosto Verde, ottenuto dal mosto a fermentazione incompleta (dotato di alto tenore di zuccheri). Come produzione del Cile, presenta varie gradazioni alcoliche, ed è bene per il barman tenerne conto durante la preparazione del Pisco Sour Cocktail, visto che nei bar di Milano il buon bere e il grado alcolico fanno la differenza. Si parte dal Pisco Especial a 35°, passando per il Pisco Reservado di 40° e il Gran Pisco di 43°. Il Pisco Tradicional è quello più basso, a 30°. Quindi, per un Pisco Sour cocktail particolarmente leggero o pesante, occhio al Pisco giusto!