La vittoria netta dei Sì al referendum online sull’abrogazione del reato di clandestinità del M5S è stata quanto meno sorprendente, viste le posizioni sull’argomento espresse dai suoi leader. Alla fine delle sette ore di consultazione online, 24.932 sono stati i votanti di cui 15.839 hanno dato il proprio consenso all’abolizione mentre 9.093 hanno votato per il suo mantenimento. Ennesimo segno di spaccatura tra Grillo e il suo popolo? O il partito sta forse assumendo un nuovo profilo?
Referendum abrogazione del reato di clandestinità
L’intera vicenda non ha mancato di far suscitare polemiche anche all’interno dello stesso movimento 5 stelle. Per il senatore F. Campanella, quello delle politiche sull’immigrazione è un tema troppo delicato per essere affrontato con un referendum online frettoloso e superficiale. Il Senatore Battista ne approfitta per criticare la “gestione del blog/portale/sistema operativo (chiamatelo come vi piace)” poco democratica attuata da Gianroberto Casaleggio.
Secondo i parlamentari Fattori e Tofalo, questa “vittoria” prova invece l’efficacia della “democrazia diretta” tanto decantata. “E adesso voglio sfidare chi dice che comanda Beppe Grillo !” ribadisce Tofalo. La reazione di uno degli autori di questa proposta di legge non si è fatta attendere; dopo aver ringraziato tutti per la partecipazione, Cioffi ha dichiarato: “Non era mai successo che si chiamassero a votare liberamente e da casa, dall’ufficio, da uno smartphone tanti cittadini per una scelta di voto di un gruppo parlamentare. Questo è il senso profondo del movimento cinque stelle”.
Nonostante l’emendamento preveda solo la depenalizzazione del reato, la Lega insorge: Matteo Salvini esprime senza mezzi termini la propria delusione. “Peccato”, afferma il Segretario Federale della Lega Nord“. Dopo il dietrofront sul no euro, di cui tanto avevano parlato in campagna elettorale, adesso si renderanno complici dell’invasione di immigrati. Speravo fossero diversi”. A questo punto, l’attenzione si sposta tutta su Palazzo Madama. Non ci rimane che aspettare il risultato delle votazioni.
Raffaele Bocchetti, formatore e consulente area Marketing-Comunicazione esperto in Ethno Marketing (italiano). Ritengo sia opportuno fare una riflessione puntuale in merito alla strada che il nostro Paese intende percorrere sul tema dell’immigrazione. Poniamoci un interrogativo: leggi del genere rappresentano un concreto aiuto sul fronte della prevenzione al crimine? Stiamo parlando di una norma che ha già incontrato forti dubbi di incostituzionalità in quanto criminalizza ‘mere condizioni personali’”.
Abderrahmane Amajou, mediatore interculturale (italiano di origine marrochina). E’ assurdo che in un paese come il nostro, con lo stivale completamente bagnato dalle acque del Mediterraneo, in mezzo a diverse culture, religioni e tradizioni e che ha avuto le più grandi repubbliche marittime ai suoi tempi, dove si incontravano numerosi popoli, usi e costumi, possa avere oggi una legge che definisce l’immigrazione come reato. E’ un fenomeno naturale, certamente indotto da eventi economici o di instabilità politica di una parte del mondo, ma è sempre naturale e necessario per molte persone e per questo non devono essere definite come criminali.
Ed è molto positivo il risultato della consultazione del M5S che ha sconfessato i suoi leader Grillo e Casaleggio che per paura di perdere i voti dell’estrema destra, avevano definito l’eventuale abrogazione come un invito agli emigranti dal Nord Africa e del Medio Oriente a imbarcarsi per l’Italia. Reputo invece vergognoso che la Lega Nord, sempre con meno proposte e meno elettori si possa permettere di “pubblicare” una nuova rubrica “Qui Kyenge” nel giornale “La Padania” gli appuntamenti e gli impegni della ministra Cécile Kyenge con l’intento di intimidirla.
La loro intenzione è quella di creare lo stesso disagio di Brescia, istigando alla protesta i pochi leghisti “puri” che ancora credono nella secessione, a braccetto con gli altri razzisti, non secessionisti ma anzi, nazionalisti, di Forza Nuova. Il passo concreto che il parlamento deve fare non è solo quello di abrogare immediatamente il reato di immigrazione clandestina ma di approvare subito lo Ius Soli (temperato), che non è quello di cui volutamente parla il ministro Alfano con la sua fissazione delle donne gravide nei barconi”.
Fonte: www.all-tv.tv