Come funziona il rifrattometro: Si tratta di uno strumento utilizzato per misurare l’indice di rifrazione dei gas dei liquidi e solidi traslucidi come le pietre preziose per la costruzione di gioielli. Nel uso con liquidi vengono determinati valori specifici come la densità, l’indice di salinità e il peso specifico tramite delle tabelle graduate prescritte al suo interno.
L’indice di rifrazione è una misura che determina la velocità della luce nell’attraversare una soluzione come gas o acqua. In questo caso colpisce uno speciale vetrino (prisma) montato sul vostro rifrattometro che farà comparire al suo interno tramite una rifrazione con delle lenti.
Sulla scala graduata una linea d’ombra che determinerà il valore di densità/salinità o peso specifico del componente analizzato, tutto visibile attraverso un oculare ottico regolabile.
Come funziona il rifrattometro: Il principio del funzionamento
Indice
Un pò si storia che non fa mai male, Ernst Abbe colui che costruì il primo rifrattometro all’inizio del 1800 in esclusiva per Carl Zeiss il fondatore dell’onomina azienda Zeiss famosa per essere il maggior produttore tedesco in ambito ottico.
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Ma ora ritorniamo a noi, L’evoluzione del rifrattometro ha lanciato sul mercato varie tipologie di base come il rifrattometro analogico, tradizionale, digitale e il modello da laboratorio. Non sto a spiegarli tutti perché a noi basta sapere come funziona il modello tradizionale.
E’ un dispositivo portatile quindi occupa poco spazio, è molto delicato e si rompe facilmente quindi non fategli prendere urti o cadute accidentali perché lo rovinereste irrimediabilmente. Come dicevo prima, esso misura la differenza di rifrazione della luce tra le soluzioni appoggiate sul prisma.
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Funziona perché la quantità di sale disciolto in acqua cambia l’indice di rifrazione consentendo lievi differenze nella misurazione che andremmo a leggere sulla scala graduata. Scegliete un rifrattometro con la dicitura ATC che significa compensazione automatica della temperatura.
In semplici parole; quando andrete ad appoggiare le gocce di liquido che in questo caso sarà l’acqua del vostro acquario, appena saranno a contatto con il prisma esse dopo circa 30 secondi o più stabilizzeranno la propria temperatura con quella del prisma, cosi da far risultare la misurazione perfetta.
Tarare il rifrattometro
Ricordo che per ritarare lo strumento potete affidarvi all’uso di acqua d’osmosi priva di sali, mettetene 2/3 gocce sul prisma, abbassate la protezione per far uscire il liquido in eccesso poi aspettate qualche secondo e agendo sulla vite di calibrazione riportate la linea d’ombra a 0, a questo punto lo strumento è ricalibrato.
Esempi di rifrattometro
Di rifrattometri sul mercato ne esistono tantissimi. Seguendo il link cliccando sul banner qui sotto potete vedere qualche modello di rifrattometro attualmente disponibile in vendita online.
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